Avrai già sentito affermare più volte che tutto è UNO, che sei collegato a ciò che ti circonda. Probabilmente avrai ritenuto questo concetto piuttosto utopistico e difficilmente rapportabile alla vita di tutti i giorni, quella che consideri "reale".

Essere consapevoli che tutto è uno e che anche noi siamo uno con il tutto non è in effetti un concetto facile da digerire. Siamo abituati a vederci come esseri individuali, diversi dagli altri, staccati, dotati del libero arbitrio e dell'enorme potere (che da soli ci siamo dati) di decidere sulla vita e la morte delle altre persone. Pensiamo di essere individui diversi da quella persona che ci stà accanto.

Di persone disposte a TUTTO pur di emergere, di farsi considerare leader e incutere terrore così da monopolizzare i propri simili è pieno il mondo ed è la dimostrazione più lampante di come non è ancora stato accettato che tutte le specie viventi sono in realtà come un grandissimo iceberg immersi nel mare.

Siamo come degli Iceberg che fanno
parte dell'Uno chiamato mare!

Ad un seminario di Vittorio Marchi grazie a questa metafora ho visto le cose in maniera diversa e più comprensibile.

Dato che ci vediamo distanti dagli altri, ognuno con il suo corpo e la propria identità pensiamo di essere scollegati e ognuno per i fatti propri e fatti di energie proprie. In realtà non è così.

Pensa ad un Iceberg ! Di che cosa è fatto un iceberg ? Di ghiaccio e il ghiaccio è solamente acqua congelata. Non è vero ? Però galleggia ed è composto di tutto quel tutto che noi chiamiamo mare! Che altro non è che acqua allo stato liquido. Cioè sotto una forma diversa.

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